L’abbigliamento dell’escursionista si basa sul concetto degli strati: in tutte le stagioni dovrebbero essere utilizzati indumenti che consentano rapida asciugatura, calore quando serve, sensazione di comfort in presenza di forte sudorazione e leggerezza. Il numero degli strati a disposizione varia ovviamente in funzione della situazione meteorologica, ma generalmente possiamo indicare la formula 3×3 che sta ad indicare 3 strati per 3 stagioni (primavera, estate e autunno) e 4×1 (quattro strati per l’inverno). Sulla pelle una maglietta “tecnica” normalmente in Polipropilene o Capilene, il secondo strato potrà essere un Micropile, il terzo un Pile in Polartec e l’ultimo, il guscio esterno, una giacca in goretex.
I pantaloni devono vestire comodamente e possibilmente non essere di cotone poiché la velocità di asciugatura sarebbe troppo lenta, numerose marche propongono pantaloni in tessuto stretch sia per l’inverno che per le altre stagioni. Utili un paio di pantaloni corti per escursioni in climi caldi.
Le calze non devono presentare cuciture in corrispondenza delle dita per evitare fastidiose irritazioni che possono sfociare in vesciche e dovrebbero essere un po’ rinforzate nella zona del tallone; non utilizzate calze di lana a trama grossa, ormai sono numerose le aziende che propongono calze specifiche per l’escursionismo.
Le scarpe rappresentano l’elemento più importante del corredo dell’escursionista e trovare il modello che fa per voi non è cosa facile, perché solo dopo l’uso sul terreno capirete se quella che avete scelto è proprio la scarpa adatta ai vostri piedi. La scarpa da escursione deve essere robusta, impermeabile, con una suola scolpita dalla presa efficace e il più possibile leggera; poiché alcune di queste caratteristiche contrastano tra loro, ognuno dovrà privilegiarne alcune a scapito di altre. Noi consigliamo una scarpa alta, in Nabuk con poche cuciture, con rivestimento in Goretex e suola Vibram, i modelli di questo tipo appaiono un po’ pesanti ma garantiscono sicurezza negli appoggi e impermeabilità. Le scarpe basse sono indicate solo per escursioni a bassa quota, nella bella stagione e per chi è in possesso di un’ottima tecnica di cammino e caviglie forti. Calzature aperte o ciabatte sono da evitare nel modo assoluto, basta poco per trasformare una buona gita in un calvario.